Come nasceIl Museo Etnologico
Il Museo etnologico, collocato nell’edificio dove ha sede la Fondazione Senza Frontiere – Onlus presso la Tenuta S.Apollonio, intende documentare la vita e la cultura dei popoli Kanaka e Krahô ed è il frutto di numerosi viaggi di Anselmo Castelli nel corso dei quali ha raccolto reperti di artigianato ed arte, manufatti e ornamenti, oggetti naturali e prodotti dall’uomo.
Il Museo è diviso in due sezioni: la sezione dedicata al popolo Kanaka, della regione del Sepik (Papua Nuova Guinea) e la sezione dedicata al popolo Krahô della regione amazzonica del Tocantins (Brasile). Si tratta di popoli presso i quali la Fondazione Senza Frontiere – Onlus sta realizzando progetti di cooperazione internazionale. Il Museo ha dunque l’intento di favorire la conoscenza degli aspetti più significativi della vita e della cultura Kanaka e Krahô nonché la formazione di un corretto spirito cooperativo.
Kanaka Papuasici
La sezione dedicata ai Kanaka papuasici espone oggetti di uso comune, strumenti per l’agricoltura e la pesca, maschere cerimoniali, ornamenti, strumenti musicali.
Gli oggetti esposti sono raggruppati per aree tematiche: schede didascaliche illustrano la geografia e la etnologia della Papua Nuova Guinea, le tecniche della pesca e dell’agricoltura, il lavoro femminile, l’arte dell’ornamento e della festa presso i popoli della regione del Sepik. Particolare risalto è dato alla documentazione fotografica che intende dimostrare l’uso quotidiano degli oggetti esposti.
Indios Krahô
Dal popolo Krahô del Tocantins (Brasile) sono esposti numerosi attrezzi per la caccia e la raccolta nonché oggetti di artigianato quali cesti, stuoie utilizzate nella vita domestica e nel lavoro quotidiano delle donne. Sono presentati anche strumenti musicali. Anche questa sezione è corredata da schede didascaliche che illustrano l’ambiente, la configurazione del villaggio Krahô, la cultura materiale e la vita cerimoniale.